Oggi è il 23 Aprile, il giorno di San Giorgio, patrono degli Scout. Egli non è il nostro patrono perché Baden-Powell era un militare, né tanto meno perché era Inglese.
San Giorgio è il patrono dei Cavalieri, é il patrono di coloro che non si fanno spaventare dalle improvvise difficoltà, i Draghi, che incontriamo dietro le curve della Strada della vita.
San Giorgio é il patrono degli eroi quotidiani, di coloro che non rinunciano quando se ne presta l’occasione a fare un po’ di bene ogni giorno, a strappare un sorriso, a rendere il mondo un po’ migliore perché é vero che sono gocce in mare, ma il mare è fatto di tante gocce.
San Giorgio é il patrono di coloro che trovano nel Servizio con abnegazione, nel Servizio disinteressato il modo di essere felici.
San Giorgio è il patrono di coloro che sono rimasti fedeli alle loro Promesse, non importa quanto tempo fa le abbiamo pronunciate.
«Forse, in un triste mattino di una triste giornata, ti dirai: “perché tutto questo?”. E poi ti ricorderai che una sera, davanti a un fuoco tranquillo, nell’ora in cui le luci si velano e i rumori si attutiscono, in mezzo a dei compagni che avevano i tuoi stessi ideali, hai promesso di servire Dio. E non dirai più: “perché tutto questo?”, ma poiché non hai che una parola, poiché la tua anima è semplice e retta, poiché non puoi servire due padroni, né ubbidire a due leggi che si contraddicono, resterai fedele alla Promessa:
– servirari Dio
– aiuterai il prossimo,
– ubbidirai alla Legge.»Lézard
Ecco, questo è il motivo per cui San Giorgio è il patrono degli Esploratori e delle Guide, di tutti noi che un giorno di pochi o tanti anni fa, di fronte al nostro Reparto, abbiamo iniziato a dire «Con l’aiuto di Dio, Prometto sul mio onore di fare del mio meglio…».
Oggi, 23 Aprile 2016, San Giorgio ci aiuti a fare sempre del nostro meglio a restare fedeli a quei tre impegni. Tre come le dita del saluto scout. Tre come le volte che invochiamo il nostro patrono ogni mattina al campo.
San Giorgio! Italia!
San Giorgio! Italia!
San Giorgio! Italia!