Roverway 2016: l’esperienza di Allegra

Lo scorso agosto – proprio mentre noi eravamo ad Entracque – si è tenuto in Francia, con conclusione a Jambville nello storico campo scuola degli Scouts de France, il RoverWay, l’evento europeo per gli R/S promosso da WOSM e WAGGGS Europa. Come ormai sapete per il nostro Gruppo ha partecipato Allegra Bixio, alla quale abbiamo chiesto di scrivere un resoconto.


Dal 3 al 14 Agosto di quest’estate ho partecipato al Roverway, un incontro di scautismo europeo che quest’anno si è svolto in Francia. L’evento comprendeva due parti: i 5000 ragazzi partecipanti dai 16 ai 22 anni sono stati divisi precedentemente in patrol, ossia in gruppi formati da diverse nazionalità e ad ognuna di essa, per i primi sei giorni, era assegnata un’esperienza diversa in un luogo diverso (dal servizio di volontariato sul territorio, a quello sociale o anche a una semplice Route di cammino sui Pirenei), mentre nei restanti cinque giorni tutti i ragazzi si sono riuniti a Jambville, nella campagna parigina.

La mia patrol era formata dal mio gruppo Liguria-Piemonte, 3 gruppi francesi e uno portoghese. Il nostro compito era lavorare in un Centro Emmaus a Strasburgo che si occupava di smistare, restaurare e ricostruire oggetti usati e dati in beneficenza, rendendoli adatti alla rivendita. In questa comunità abbiamo conosciuto persone in seria difficoltà economica che durante i fuochi serali ci raccontavano le loro esperienze e partecipavano ai nostri giochi. Non è mancata la visita della città di Strasburgo, sede del Parlamento Europeo (UE) e del Consiglio d’Europa (organismo estraneo all’Unione Europea – ndr) con la sua splendida Cattedrale gotica di Notre-Dame.

Oltre alle varie attività in preparazione alla permanenza parigina, abbiamo vissuto anche momenti di condivisione religiosa in cui, ad esempio, un gruppo francese degli Éclaireurs de la Nature (movimento francese di scautismo buddhista) ci ha mostrato il loro rito basato sulla meditazione e sull’ascolto dei propri sensi. Di certo non sono mancati i pasti multiculturali, infatti ogni sera ciascun gruppo cucinava la specialità del proprio paese e da italiani abbiamo presentato una buonissima pasta alla norma, seguita dalla parmigiana e, per concludere, un dolcissimo tiramisù.

La mattina del 10 Agosto siamo partiti per Parigi e già sulla strada abbiamo incrociato pullman carichi di scout di nazionalità diversissime, finchè siamo arrivati a Jambville, un parco enorme in cui erano installati moltissimi padiglioni, uno per ogni nazione e associazione che partecipava alla Roverway. Il campo era diviso in zone, le quali si chiamavano come i principali quartieri di Parigi, dove ogni patrol doveva piantare le tende e costruire un tavolo per mangiare. Noi eravamo nel quartiere di Montmartre insieme ad altre decine di patrol composte da gruppi molto vari, da norvegesi a polacchi, da irlandesi a ciprioti.

Alla cerimonia di apertura il Delegato del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Gioventù Ahmad Alhendawi ha letto un messaggio indirizzato ai Rover e alle Scolte dal Segretario Generale, anch’egli scout, Ban Ki-Moon. Ban Ki-Moon ha esortato gli scout a rimanere fedeli alla propria Promessa con un vivo spirito di servizio per lasciare ai posteri un mondo migliore di quello ricevuto, perché nella società odierna l’umanità e la solidarietà non devono venire meno: «Ripongo la mia fiducia nei giovani, affinché domani guidino il mondo come innovatori, costruttori di pace e promotori del diritto. Siate cittadini del mondo, siate gli edificatori del futuro.»

Le mattine e gran parte dei pomeriggi erano dedicati alle attività, infatti ognuno era libero di scegliere quale stand più gli piacesse tra i tanti proposti, divisi in 4 temi: “oltrepassa i tuoi orizzonti”, “sii il tuo supereroe”, “fa le tue scelte”, e “un mondo migliore”. Il più bello e di cui mi ricordo particolarmente è stato uno stand promosso dai volontari che hanno lavorato in Grecia per l’accoglienza dei profughi: attraverso un semplice gioco ci hanno fatto vivere idealmente l’esperienza delle famiglie che ogni giorno scappano dalla propria terra. Ogni sera andavamo a vedere gli spettacoli musicali e teatrali che presentavano sul grande palco in mezzo al prato, dove la prima sera e l’ultima abbiamo partecipato alla cerimonia iniziale e finale, in cui, a seguito della sfilata delle diverse nazioni, alcuni personaggi importanti all’interno dello scautismo mondiale ci hanno augurato di vivere a pieno questa esperienza magnifica.

Solo sul volo di ritorno mi sono resa conto di quanto il tempo fosse passato velocemente, tra un’attività e l’altra, in continuo contatto con miei coetanei provenienti dai più disparati angoli d’Europa.