Missione della Sq Giaguari a Villa Fiammetta

Ecco il resoconto che la Squadriglia Giaguari manda della loro missione del 18 febbraio!


La squadriglia Giaguari del Reparto Edelweiss il giorno 18 febbraio dell’ anno corrente ha portato a termine la missione assegnata loro dai capi.

La giornata è cominciata quando la Sq. si è diretta nella sede scout in Via Poerio verso le 9.00 del mattino ignara di ciò che stava per accadere. Hanno aperto la busta e hanno letto le indicazioni in essa contenute: preparare un’ attività per intrattenere alcuni bambini ospiti della Comunità Educativa “Santa Caterina”, in Via Branega, e preparar loro una deliziosa merenda. La squadriglia si è messa prontamente e con entusiasmo al lavoro. La mattina è stata dedicata completamente alla preparazione dell’ attività: essendo periodo di carnevale, le giovinette hanno deciso di incentrare il proprio progetto di intrattenimento sul tema delle maschere. Per quanto riguarda la merenda, la Sq. ha optato per il pane dolce con gocce di cioccolato, un dolce semplice ma molto gustoso.

Tra risate, colori ed alcuni imprevisti è giunta l’ ora di andare a Villa Fiammetta. L’ appuntamento era previsto alle 14.00 e la squadriglia si è presentata in orario perfetto, come vuole la tradizione scout. Un po’ timorose ma allo stesso tempo eccitate, sono entrate nel plesso, accolte da un caloroso “benvenute” da parte dei bambini ospiti. Le ragazze hanno fatto una scenetta personificando alcune tra le più famose maschere di carnevale (Arlecchino, Pulcinella ecc…). Dopodichè hanno proposto ai bambini di creare la propria maschera e questi hanno partecipato con tanta gioia. In seguito la Sq ha insegnato loro alcuni bans e giochi tipici degli scout.

Il pomeriggio si è concluso in un batter d’ occhio e la squadriglia ha dovuto salutare, a malincuore, quei bambini ai quali si erano già affezionate. Un sabato pomeriggio di divertimento e crescita per queste ragazze: questo è stato un esempio, che hanno provato sulla loro pelle, del pensiero di Baden Powell, padre fondatore dello scautismo. B.-P. pensava, infatti, che il segreto della felicità fosse aiutare gli altri ed è quello che la Sq. si è impegnata a fare; la loro è stata una piccola buona azione: animare e far passare un pomeriggio gradevole ad alcuni bambini che hanno una situazione non facile.